BARI – BIF&ST: MARICLA BOGGIO E LA SUA STRAORDINARIA
LEZIONE SUL METODO MIMICO

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Immagine: © Deborah Brivitello

Vari salti per arrivare al testo poetico – attingere dalla natura – l’espressione avviene attraverso la parola – facciamo la primavera – facciamo la goccia – facciamo il fuoco……

Il gioco del teatro è dentro di noi, ce lo insegna Maricla Boggio durante una lezione tenuta al Teatro Forma il 19 marzo, nell’orbita dei numerosi eventi del Bif&st.

Scrittrice, drammaturga, Maricla Boggio, classe ed energia di una donna che porta in sé il metodo di Orazio Costa, persegue e prosegue l’idea e l’esperienza del maestro.

Di lui racconta: “Costa giunse poco per volta alla convinzione di un teatro con un senso…. – nasce proprio nel periodo in cui in Europa viene fuori il teatro di regia, ovvero non si privilegia più il mattatore ma il testo – dopotutto gli autori nuovi in quegli anni erano Ibsen e Pirandello. Quando Silvio D’amico fondò l’Accademia, Costa era un suo giovane allievo, fu poi mandato a Parigi, lì incontrò Jacques Copeau che diventò il suo maestro per eccellenza, lo ha portato a cercare e trovare le sue capacità, i suoi talenti. Dal suo insegnamento Costa si rende conto che non è fondamentale creare l’attore, ma creare l’uomo. Prima di un attore si deve riuscire a creare un uomo.”

La dott.ssa Boggio ha accennato anche all’incontro del giorno prima dicendo: “L’espressione in maniera completa è quel qualcosa in più! L’incontro di ieri con Alessio Boni è stato importantissimo, vi ha offerto qualcosa di speciale, di raro e irripetibile, Alessio l’ha fatto con estrema umiltà e grandi capacità espressive.”

Poi continuando su Orazio Costa: “Mi ha affidato la missione di proseguire il suo metodo, metodo approfondito dal maestro dopo varie regie. Sono tre gli aspetti di cui vorrei parlarvi – l’imitazione, le tecniche e il metodo.- per ciò che riguarda l’imitazione, bisogna dire che non è giusto imitare, perchè ognuno di noi è irripetibile, possiamo fare l’analogia, attraverso un personale modo di muoverci e altro, ecco così lo faccio diventare il mio modo.

Per le tecniche…. è necessario che ognuno di noi abbia a disposizione voce, agilità e mimica, la capacità di respirare, di usare i diversi timbri vocali e tanto altro.

Riguardo al metodo…… tanti per esempio parlano di metodo senza chiedersi cosa sia un metodo! Metodo è un concetto che ha un’applicazione pratica, parte dalla constatazione che l’uomo può studiare tutte le cose della realtà fino a diventare quella realtà. Un incontro con qualcosa di concreto porta dentro i concetti e finiscono nella parola.
Il metodo è un concetto che deve arrivare all’applicazione pratica. Il metodo Costa fa si che si esaltino le qualità espressive, senza però mettersi a recitare, non si può recitare troppo presto, come se una ballerina dopo un pò di apprendimento si mettesse a fare il ‘Lago dei cigni’!”

Un metodo di studio che si attua nella filosofia del quotidiano, nel quale si attinge dalla natura in modo peculiare, proficuo, inglobando e metabolizzando la parola, il testo, diventandando tutt’uno, sembra straordinario!
A proposito di parole e di testo scenico in particolare, la dott.ssa Boggio prende in esempio l’ “Amleto” di Shakespeare dicendo: “La parola è fondamentale in questo metodo, quando dico ‘ghiaccio’ ci metto una particolare intensità, i risuonatori sono diversi per la parola ghiaccio da altre parole di significato diverso. Viene fuori il rapporto che ognuno di noi ha con un essere vivente o con un oggetto o sostanza che sia. Capire significa prendere dentro, esprimere è spremere, quindi c’è una forma duplice in cui si fa entrare qualcosa e poi lo si esprime. Un personaggio non è solo dentro le battute che esprime, ma è anche ciò che gli altri dicono di lui, viene fuori anche dalle didascalie…… è necessario entrare in sintonia con le battute. Altri metodi si basano sulle piccole esperienze che un attore ha vissuto o ha anche guardato solo in tv, ma in questo modo si rischia di fare la finzione di una finzione.

Nell’Amleto realizzato da Costa, per esempio la figura del fantasma era interpretato da circa 20 attori che facevano uscire la voce attraverso la mimica. Aveva dunque rispettato la scrittura potenziandola con quest’immagine. Credo che l’Amleto sia un testo straordinario, il personaggio di Yorick è meraviglioso, il buffone di corte che non c’è, esiste come teschio, in qualche modo Yorick ha allevato Amleto all’intelligenza e all’ironia, tutto ciò viene fuori proprio dal suo ricordo, dalle battute che sono l’espressione di un disegno di Amleto. Nell’opera la dimensione del teatro diventa la trappola che attirerà l’attenzione del re.
Vorrei invitarvi alla rilettura di questo testo, cercate d’individuare i punti nodali e prenderete una chiave di lettura diversa, utile anche per altri testi”

“La mimica non la si può capire se non la si fa”, diceva il maestro Costa, così Maricla Boggio ha parlato anche di un progetto straordinario attuato anni fa a Firenze: “Furono aperti degli spazi in cui si insegnava la mimica a chiunque volesse avvicinarsi, dai giovanissimi alle persone anziane! Il progetto fu portato anche nelle scuole materne e medie con enorme successo, i bambini e i ragazzi hanno trovato giovamento non solo nei movimenti ma anche in Italiano, nello scrivere. Perchè questo metodo induce ad avere più attenzione, a non lasciare vagare la mente. Per questo è necessaria l’operazione di attingere dalla natura, solo osservando una rondine, riuscirò a trovare la mia rondine (il mio modo di essere rondine), solo così posso interpretare – per esempio – ‘Essere rondine” di Mario Luzi.

Ma questo era solo un esempio, ora…. visto che siamo ad una lezione voglio che veniate qui sul palco…..”

Maricla Boggio insegnante pura, innamorata del suo lavoro, della sua esperienza, della sua conoscenza del metodo Costa (ha scritto quattro libri sul metodo), con umiltà mette a disposizione di chiunque la sua enorme professionalità, il suo talento, molti partecipanti hanno aderito al suo invito e si sono messi in gioco, ma anche quelli rimasti in platea hanno apprezzato.

Dalla lezione tenuta dalla dott.ssa Boggio affiora il significato intrinseco delle sue parole, di quelle del maestro Costa, tutto questo dunque – “non lo si può capire se non lo si fa” – o se non lo si sente a livello emozionale.

fonte: Puglialive